Sostituzione del vecchio frigorifero con uno nuovo a basso consumo. Acquisto e installazione di motori ad elevata efficienza e di inverter. Arredo delle case per le quali si fruisce del bonus ristrutturazioni.
Sono le spese che la normativa tributaria agevola con una detrazione Irpef del 20%; se sostenute nel 2009, lo "sconto" va richiesto nella prossima dichiarazione dei redditi.

La loro indicazione, nel modello 730/2010, avviene nella sezione IV del quadro E.
L'unico rigo E37 è suddiviso in quattro colonne, riservate, rispettivamente, alle spese per:
1. la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni
2. l'acquisto di motori ad elevata efficienza
3. l'acquisto di variatori di velocità
4. l'acquisto di mobili, elettrodomestici, apparecchi televisivi e computer.

Frigoriferi e congelatori
L'agevolazione, introdotta dalla Finanziaria 2007 per quell'unico periodo d'imposta, è stata successivamente prorogata - dalla legge finanziaria dell'anno successivo - fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2010.
Dà diritto alla detrazione del 20% la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+. L'importo massimo agevolabile per ciascun elettrodomestico (è possibile tener conto anche delle spese connesse, cioè i costi di trasporto e quelli eventuali sostenuti per smaltire l'"usato") è 1.000 euro, per una detrazione massima di 200 euro.
La spesa va documentata tramite fattura o scontrino parlante, dal quale, oltre ai dati identificativi dell'acquirente e alla data di acquisto, deve risultare che il nuovo apparecchio è di classe energetica non inferiore ad A+. Il contribuente, inoltre, deve redigere un'autodichiarazione in cui attesta il tipo di elettrodomestico dismesso, le modalità di rottamazione e l'impresa che lo ha ritirato.
Se si sostituisce più di un frigorifero (o congelatore), va compilato un rigo E37, colonna 1, per ciascuno di essi.

Motori ad elevata efficienza e variatori di velocità
Trovano collocazione, rispettivamente nella colonna 2 e nella colonna 3 del rigo E37, le spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di motori ad elevata efficienza di potenza elettrica compresa tra 5 e 90 kw, anche in sostituzione di motori esistenti, e l'acquisto di variatori di velocità (inverter). La detrazione spetta per le spese sostenute fino a tutto l'anno corrente.
Il decreto interministeriale 9/4/2008 indica i limiti massimi di spesa in funzione della potenza nominale degli apparecchi; se la spesa effettivamente sostenuta è superiore ai valori riportati nelle tabelle allegate allo stesso decreto, la detrazione del 20% si applica sulla spesa massima di acquisto ammissibile indicata nella tabella stessa. Comunque, l'importo massimo della detrazione è di 1.500 euro per motore o variatore di velocità, dal momento che la spesa massima agevolabile è di 7.500 euro per apparecchio.
L'onere va documentato tramite la fattura d'acquisto che deve riportare l'indicazione della potenza e dei codici di identificazione dei singoli motori, e la copia della certificazione del produttore del motore.
Il diritto alla detrazione è inoltre subordinato all'invio, mediante il sito internet dell'Enea, entro il 28 febbraio dell'anno successivo a quello di sostenimento della spesa, dell'apposita scheda di raccolta dati.
Se si vuole fruire della detrazione per più di un apparecchio, va compilato un distinto rigo E37 per ogni motore o inverter acquistato.

Mobili, elettrodomestici, televisori e computer
L'ultimo arrivato nel "club del 20%" è il bonus arredi, l'agevolazione introdotta dal Dl 5/2009 per incentivare i consumi e che consiste in una detrazione Irpef del 20% delle spese sostenute per l'acquisto di determinati prodotti nel periodo dal 7 febbraio al 31 dicembre 2009. La detrazione, pertanto, troverà spazio esclusivamente nella prossima dichiarazione dei redditi.
Lo sconto Irpef è riservato all'acquisto di mobili, elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+ (esclusi frigoriferi, congelatori e loro combinazioni, per i quali, come abbiamo visto, è già prevista una specifica detrazione), apparecchi televisivi e computer. I beni devono essere destinati all'arredo di immobili per i quali il contribuente fruisce della detrazione del 36% per interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati non prima del 1° luglio 2008 (rileva la data di inizio lavori indicata nella comunicazione preventiva al Centro operativo di Pescara). Più in particolare, come specificato nella circolare 35/2009, deve trattarsi di lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (non rilevano, pertanto, i lavori di manutenzione ordinaria, quelli su parti comuni condominiali e su pertinenze, la realizzazione di autorimesse o posti auto, l'acquisto di immobili da imprese che hanno provveduto alla ristrutturazione dell'intero edificio).
La detrazione spetta su una spesa massima complessiva di 10.000 euro; se sostenuta da più soggetti, va ripartita tra gli aventi diritto. Il tetto si riferisce alla singola unità immobiliare ristrutturata; pertanto, se vengono eseguiti lavori "premiati" con il bonus del 36% su più abitazioni, la detrazione per l'acquisto degli oggetti finalizzati al loro arredo spetta per ciascuna di esse. In tal caso, è necessario compilare più righi E37, colonna 4 (uno per ogni spesa complessiva di arredi riferita a ciascun immobile ristrutturato).
L'acquisto, inoltre, va perfezionato tramite bonifico bancario o postale, dal quale deve risultare la causale del versamento, il codice fiscale di chi paga e quello (o la partita Iva) del destinatario delle somme.
Il beneficio non è fruibile in una sola volta, ma deve essere obbligatoriamente ripartito in cinque quote annuali di pari importo. In sede di compilazione del 730, il contribuente indica l'intera spesa sostenuta (fino al tetto di 10.000 euro); è il soggetto che presta l'assistenza fiscale a suddividere la detrazione spettante in cinque rate.


Fonte: Agenzia Entrate

0 commenti:

 
Top