pongo alla vostra attenzione un quesito di natura contabile-fiscale (al quale nè il mio consulente fiscale, nè l'Agenzia delle Entrate hanno saputo rispondere) relativo alle forniture di prodotti tecnologici (sistemi biometrici di rilevazione delle presenze) da parte di imprese italiane ai consolati italiani all'estero, nei paesi extraue.
Ho bisogno di sapere qual'è la procedura contabile e fiscale corretta, per l'emissione delle fatture da parte delle imprese italiane ai Consolati Italiani all'estero, non essendo questi ultimi provvisti nè di partita iva, nè di codice fiscale.
Dal punto di vista doganale vanno emessi i seguenti documenti:
fattura proforma in inglese con descrizione dei prodotti, codice doganale della merce e valore della fornitura senza iva;
dichiarazione per la dogana per la fornitura di prodotti e tecnologie a duplice uso.
La domanda che mi pongo è questa:
dal punto di vista contabile-fiscale, qual'è la procedura corretta per l'emissione della fattura commerciale, in mancanza di partita iva e codice fiscale? Forse in questi casi c'è qualche nota da inserire sulla fattura? O forse ai fini fiscali è sufficiente contabilizzare la fattura proforma (anche se questa è sprovvista di partita iva e codice fiscale)?

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 24/3/10 17:55

Va emessa regolare fattura in ogni caso.

Veda anche: http://ilcommercialista.blogspot.com/2009/01/cessioni-e-prestazioni-soggetti.html

 
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