E’ stato istituito dal Ministro dello sviluppo economico un nuovo regime di aiuto è per sostenere la competitività delle imprese italiane. Potranno accedervi le PMI, in particolare di nuova costituzione, che investiranno nell’industrializzazione dei risultati delle attività di ricerca e nell’efficienza energetica. Con il decreto dello scorso 23 luglio 2009 (pubblicato in G.U. n. 278 del 28 novembre 2009), il Ministro dello Sviluppo Economico ha definito i criteri di applicazione del nuovo regime di aiuto alle imprese, finalizzato al sostegno degli investimenti produttivi sull’intero territorio nazionale.

I programmi agevolabili dovranno essere attinenti alle seguenti aree tecnologiche, individuate dai "Progetti di Innovazione Industriale”:

- efficienza energetica;

- mobilità sostenibile;

- nuove tecnologie per il "made in Italy”;

- nuove tecnologie della vita;

- tecnologie innovative per i beni e le attività culturali.

Saranno ammissibili al nuovo regime di aiuto gli investimenti finalizzati a:

• sviluppo di piccole imprese di nuova costituzione (costituite non prima di 24 mesi alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni e autonome);

• industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale;

• realizzazione di programmi di investimento volti al risparmio energetico e/o alla riduzione degli impatti ambientali delle unità produttive interessate;

• perseguimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale individuati dal Ministro dello sviluppo economico.

Saranno agevolati anche i programmi ad alto contenuto di innovazione nelle 4 Regioni Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), utilizzando le disponibilità comunitarie 2007-2013 provenienti dal Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività” e dal Programma Operativo Interregionale “Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico”.

Risultano ammissibili gli investimenti riguardanti le seguenti attività:

- sezione C della classificazione ISTAT 2007 (esclusa siderurgia, cantieristica navale, industria carboniera e delle fibre sintetiche);

- produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore (sezione D della predetta classificazione ISTAT);

- attività di servizi (magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, con esclusione dei mezzi di trasporto, telecomunicazioni e, con restrizioni, le seguenti attività: informatica e attività connesse; ricerca scientifica e sviluppo; attività professionali, scientifiche e tecniche; fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento).

Destinatarie dell’intervento agevolativo sono le:

- imprese di qualsiasi dimensione, qualora gli interventi siano realizzati nelle aree di cui all’articolo 87.3.a) e c) del Trattato UE (previste dalla Carta degli aiuti a finalità regionale approvata dalla Commissione europea per il periodo 2007 – 2013). Per i programmi d’investimento riguardanti le attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, le imprese di grande dimensione potranno accedere alle agevolazioni solo qualora abbiano meno di 750 dipendenti e/o un fatturato inferiore a 200 milioni di euro;

- esclusivamente da piccole e medie imprese, qualora gli interventi siano realizzati nelle aree diverse dal quelle di cui 87.3.a) e c) del Trattato UE.

Per poter ottenere gli aiuti, alla data di presentazione della domanda, le imprese dovranno essere regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese (se imprese di servizi dovranno essere costituite in forma di società) e nel pieno e libero esercizio dei propri diritti.

I beneficiari dovranno inoltre essere in regime di contabilità ordinaria e non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e non rimborsato aiuti illegali o incompatibili con le norma Ue.

Oltre a non essere nello status di “imprese in difficoltà”, le imprese beneficiarie dovranno trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di edilizia e del lavoro e non essere destinatarie di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Ministero.

Le spese ammissibili dovranno riferirsi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, le cui componenti di costo comprendono:

- suolo aziendale e sue sistemazioni (fino al 10% dell’investimento complessivo ammissibile del programma);

- opere murarie;

- infrastrutture specifiche aziendali;

- macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;

- programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi (per le grandi imprese tali spese saranno ammissibili solo nel limite del 50% dell’investimento complessivo ammissibile).

Per le sole Pmi saranno inoltre agevolabili le spese relative a consulenze connesse al programma di spesa (fino al 3% dell’importo complessivo ammissibile per ciascun programma d’investimento, fermo restando che la relativa intensità dell’aiuto è pari al 50% in equivalente sovvenzione lordo).

Gli aiuti potranno essere concessi nella forma di contributi in conto impianti e/o contributi in conto interessi e/o finanziamento agevolato e/o garanzia, entro i limiti delle intensità massime di aiuto fissate dalla CE.

In ogni caso, le imprese beneficiarie sono tenute a coprire, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, una quota pari almeno al 25% del programma di investimento.

Il contributo in conto interessi sarà concedibile in relazione ad un finanziamento bancario ordinario stipulato dal soggetto beneficiario a tasso di mercato, con una durata massima di 10 anni oltre un periodo di preammortamento commisurato alla durata del programma.

Il finanziamento agevolato sarà concesso dal Ministero dello sviluppo economico in misura non superiore al 75% delle spese ammissibili, con una durata massima di 10 anni oltre un periodo di preammortamento commisurato alla durata del programma (il tasso agevolato è pari al 20% del tasso di riferimento).

La concessione delle garanzie potrà avvenire alternativamente a titolo di aiuto “de minimis” oppure nel rispetto delle disposizioni e dei limiti di cui al regolamento (CE) 800/2008.

Per ciascuna delle tipologie di intervento, i termini, le modalità e le procedure per la presentazione delle domande e i criteri di selezione e valutazione dei progetti saranno definiti con appositi decreti del Ministro dello sviluppo economico.


Fonte: IPSOA

0 commenti:

 
Top