Il datore di lavoro che vuole regolarizzare il lavoratore extracomunitario impegnato a sostegno della famiglia deve presentare un livello minimo di reddito. Il Viminale ha chiarito che tale reddito è quello imponibile (al lordo delle imposte); inoltre, ai fini della valutazione della capacità economica, il datore di lavoro può prendere in considerazione anche il reddito esente da dichiarazione annuale e/o da Cud (esempio degli assegni di invalidità e della indennità di accompagnamento).

Fonte: Il Sole 24 Ore

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