Il professionista che vuole evitare l'Irap non può avere nemmeno un collaboratore di studio.

Il professionista, nel ricorso discusso dai giudici di merito nel 2005 e nel 2006, sottolineava che la propria attività non poteva essere definita una "organizzazione autonoma" dal momento che lo studio veniva gestito "in proprio". Il fisco ha invece replicato che la presenza "stabile" di una segretaria costituisce una "condizione sufficiente" a trasformare l'attività individuale in una "struttura organizzativa". Una tesi che la Cassazione, con la sentenza 29146, ha condiviso affermando, in particolare, che sbaglia la Commissione tributaria ad affermare che non si può parlare di "autonoma organizzazione" in quanto "il contribuente esercitava la professione con l'ausilio di un solo

collaboratore".


Fonte: Il Sole 24 Ore

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