sono laureato in scienze e tecnologieagroalimentari e ho da poco aperto la partita iva per svolgere attività diconsulenza.Le spiego la mia situazione:Lavoro nel campo mangimistico e mioccupo di tracciabilità, HACCP, Certificazioni ISO e un po di contabilità.
Lavoro presso due stabilimenti: in uno sono responsabile qualità e tengo anchela contabilità(fatture, prima nota, corrsipettivi ecc..), nell'altro seguoHACCP , tracciabilità e vendita al dettaglio .La mia attività non èsaltuaria, ma continuativa, quindi mi reco tutti i giorni nei due stabilimentiper svolgere le mie mansioni.Prima di aprire la partita iva avevo stipulatodei contrattini a progetto con i quali prendevo 10€ l'ora, ho proposto la miaassunzione a tutti e due , ma con la scusa della crisi non ne vogliono sapere.Allora ho aperto la poartita iva, per versare i miei contributi e regolarizzaredefinitivamente la mia presenza nelle aziende.Mi sono iscritto con il regimedei minimi della finanziaria 2008.Concordando la paga oraria i datori dilavoro mi hanno proposto circa 14€ l'ora a cui devo togliere la ritenutad'acconto(20% sul 100% dell'imponibile) ed il 20.72%(24.72%-4%di rivalsa infattura) di contributi. Facendo i conti mi rimangono in tasca circa 8,63€nette. Sbaglio? Le sembra poco?I datori di lavoro hanno giustificato questoprezzo in virtù del fatto che la mia attività non è saltuaria, ma cantinuata eche se devono spendere di più si prendono un apprendista appena diplomato chepagano 600€ al mese.Sono molto contrariato(per dire un eufemismo) e vogliovedreci chiaro.Loro ovviamente detraggono le mie fatture come spese, o no? Sesi in che percentuale? Se fossi dipendente quanto gli costerei(più o meno)?

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 15/11/08 18:30

La ritenuta del 20% è a titolo di acconto dell'imposta sostitutiva del 20%. Il costo per la consulenza è pattuito e accettato fra le parti. Per la Ditta il costo orario di un dipendente è quasi sempre più alto (in ragione dei contributi previdenziali ed assistenziali).

 
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