Ho un contratto a progetto con un service editoriale italiano, con sede in Italia. Lavoro da casa come traduttore e redattore. Da tre anni faccio la spola tra l'Italia e la Germania. L'anno scorso ho passato più di metà dell'anno in Germania e mi sono iscritto all'AIRE (Associazione Italiani Residenti all'Estero). Di recente ho anche acquistato casa chiedendo un mutuo a un istituto di credito tedesco. Sono quindi, di fatto, residente all'estero, se non fosse che il 100% del mio introito è ancora italiano. Per questo motivo ho un dubbio: quale dichiarazione dei redditi fare l'anno venturo? Il consueto 730 o l'Unico per i residenti all'estero? Per quanto non risieda più in Italia (residenza intesa come dimora abituale), il mio contratto di lavoro fa ancora riferimento al mio domicilio italiano, inteso come sede principale dei miei affari e interessi. Inoltre, dato che il mio lavoro non è "localizzabile" (mi limito a inviare delle mail e a essere reperibile via web), propenderei per considerarlo italiano. E' un'interpretazione corretta?

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