Non costituisce ostacolo alla fruizione della detrazione Irpef del 19% delle erogazioni liberali ai partiti e movimenti politici il fatto che beneficiario delle somme sia un partito federale articolato su base territoriale con autonomia patrimoniale riconosciuta alle singole realtà regionali. La raccolta dei contributi può infatti avvenire - come ricordano le istruzioni alla compilazione del modello 730 - mediante uno o più conti correnti diversi.

La precisazione arriva dall'agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 205/E del 20 maggio.

Prima di pronunciarsi sul quesito formulato dall'organizzazione che ha proposto l'interpello, i tecnici del Fisco ricordano due precedenti interventi amministrativi in materia.

Con la risoluzione 15/2005, era stato chiarito che la detraibilità delle erogazioni è subordinata alla circostanza che le stesse siano destinate a partiti e movimenti politici con almeno un rappresentante parlamentare eletto alla Camera dei deputati o al Senato nel periodo d'imposta in cui le somme sono corrisposte.

La successiva risoluzione 41/2008 ha invece puntualizzato che tale condizione si considera soddisfatta anche quando si tratta di una nuova formazione nata dalla fusione di liste che erano rappresentate in parlamento al momento dell'erogazione (si veda "Erogazioni a nuovi partiti, detrazione ok" di Paola Pullella Lucano, su FISCOoggi dell'11 febbraio 2008).

In conclusione, ai fini della detrazione fiscale, i versamenti a favore delle articolazioni locali sono equiparati a quelli effettuati nei confronti della struttura nazionale della associazione politica.



Fonte: Agenzia Entrate

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