buon giorno,vorrei porle alcune domande ma innanzitutto le descrivo la mia situazione:un paio di
anni fa ho aperto una ditta individuale di restauro mobili e oggetti antichi,emetto principalmente
ricevute fiscali e a volte qualche fattura(ma nell'ordine di 3 o 4 l'anno..)e segno gli importi nel
registro dei corrispettivi.Tengo inoltre un secondo registro,quello dei beni usati:serve quando compero un mobile da un privato e lo pago per esempio 100 senza tassazione iva,nel momento in cui lo rivendo a un altro privato per esempio e 120,emetto regolare ricevuta fiscale con importo 120,ma nel registro dei corrispettivi segno solo la differenza tra prezzo di vendita meno prezzo di acquisto, quindi +20e pago l'iva solo su quei 20.
Tengo a precisare che ho 25 anni e come commercialisti la CNA che non mi sono di aiuto mai se
non a confondermi le idee..
Come ditta fatturo poco,meno di 30mila l'anno,non ho fatto acquisti significativi ne di attrezzature ne di materiali,non sono mai congrua con gli studi di settore e devo semre adeguarmi e pagare pagare pagare..per di piu' non posso chiudere l'attività prima del 2011 in quanto ho beneficiato di un contributo sull'acquisto dell'immobile e sono vincolata fino tale data pena la restituzione del contributo..
Ora,ho sentito di una legge che permette a ditte come la mia di essere esentate dal discorso studi di settore e altre agevolazioni,ma che se si ha,oltre al registro dei corrispettivi un altro tipo di registro(vedi il mio per i beni usati) non si puo' entrare a far parte di cio'..se e' vero posso in
qualce modo eliminare la compravendita di beni usati per beneficiare di tale legge?

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 20/1/08 15:26

Se rispetta i requisiti per aderire al regime dei contribuenti minimi (veda nss. precedenti post a riguardo) avrebbe sicuramente un certo vantaggio fiscale e un ridotto carico di adempimenti.

 
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