Per semplificare e razionalizzare gli adempimenti legati all'applicazione della direttiva europea su interessi e canoni, l'agenzia delle Entrate ha predisposto un modello che può essere utilizzato da società, enti e stabili organizzazioni sia per ottenere la detassazione al momento del pagamento di interessi e/o canoni da parte di una consociata con sede in Italia, sia per ottenere il rimborso dall'agenzia delle Entrate, nell'ipotesi in cui sia già stata effettuata la ritenuta alla fonte.

Il nuovo modello, approvato con provvedimento del direttore delle Entrate del 15 gennaio, costituisce un valido aiuto per l'applicazione della direttiva 2003/49/Ce, recepita in Italia dal decreto legislativo 143/2005, che, per eliminare gli ostacoli al consolidamento del mercato unico, ha previsto il regime di esonero dall'imposta sugli interessi e i canoni pagati tra società consociate all'interno dell'Unione europea, con lo scopo di eliminare, nei pagamenti transfrontalieri tra società dello stesso gruppo, i fenomeni di doppia imposizione.

Anche se la direttiva è stata recepita in Italia nel luglio del 2005, le sue disposizioni agiscono anche sugli interessi pagati a partire dal 1° gennaio 2004, permettendo così che, da quella data, l'imposta sugli interessi e i canoni venga pagata solo nel paese di residenza del beneficiario, ad esempio la Francia, e non in Italia, dove risiede la società che li corrisponde alla consociata.

Chi può usare il modello e per quali tipologie d'interessi

Per poter usufruire dell'esenzione e quindi utilizzare il modello, il cui impiego si ricorda non è obbligatorio, le società, gli enti o le stabili organizzazioni devono appartenere allo stesso gruppo ossia deve sussistere un rapporto caratterizzato dalla detenzione diretta e ininterrotta, per almeno un anno, di una quota minima del 25% dei diritti di voto.

Ai fini della direttiva e quindi del modello sono escluse alcune categorie d'interessi: le remunerazioni dei finanziamenti eccedenti direttamente erogati dal socio o dalle sue parti correlate, gli utili derivanti da associazioni in partecipazione e da contratti di cointeressenza e le remunerazioni dei titoli e strumenti finanziari similari alle azioni.

Si ricorda, inoltre, che il modello può essere utilizzato anche dai soggetti residenti in Svizzera, grazie all'accordo tra la Comunità europea e la Confederazione Svizzera sui redditi da risparmio.

Per quanto riguarda le consociate che, al momento del pagamento degli interessi e dei canoni, non hanno ancora conseguito il requisito temporale di un anno relativo all'ininterrotta detenzione dei diritti di voto, l'unica strada possibile è la richiesta di rimborso, da presentare al Centro operativo di Pescara dell'agenzia delle Entrate, entro 48 mesi dalla data in cui è stata operata la ritenuta.

Come è strutturato il modello

Il modello è composto da 5 pagine e deve essere prodotto in duplice copia: sulla prima pagina devono essere posti i dati del beneficiario e del debitore, la seconda pagina deve essere compilata nel caso in cui il beneficiario sia una società o un ente, la terza se è una stabile organizzazione. La quarta pagina deve essere compilata solo se si chiede il rimborso delle ritenute già versate e l'ultima contiene l'attestazione dell'Autorità fiscale dello Stato dove si trovano la società, l'ente o la stabile organizzazione che beneficiano degli interessi o dei canoni, che deve essere compilata da tutti.

L'attestazione di residenza fiscale e la documentazione idonea per ottenere l'esenzione devono essere conservati dalla società che corrisponde gli interessi o i canoni fino alla scadenza dei termini per l'accertamento.

Fonte: Agenzia Entrate - Valeria Ibello

0 commenti:

 
Top