→ Grandissima semplificazione fiscale per le imprese. E, in questo quadro, riordino del sistema degli incentivi in favore di una scelta netta verso i meccanismi automatici di sostegno alle imprese (per gli investimenti in ricerca e innovazione) su tutto il territorio nazionale e verso agevolazioni fiscali per la

nascita delle imprese ad alta tecnologia.

→ Cambio di strategia per il Sud attraverso la riconversione del sistema degli incentivi (legge 488) verso meccanismi automatici a sostegno degli investimenti produttivi; l’avvio di ulteriori iniziative nel Mezzogiorno rivolte ai giovani la cui professionalità potrà così rimanere sul territorio; operatività delle zone franche urbane; confluenza dei fondi Fas e dei fondi europei nel Quadro strategico nazionale 2007-2013 che vale 100 mld di euro per sette anni.

→ Sostegno alle attività economiche attraverso misure volte alla riqualificazione energetica degli edifici e conferma dei Progetti di innovazione industriale (PII) come leva per la competitività e la capacità di

attrazione degli investimenti da parte delle imprese, anche nel Sud. A questo scopo si conferma la dotazione finanziaria del Fondo per la competitività (istituito dalla Finanziaria dello scorso anno per finanziare i PII) e si prevede per il prossimo anno l’inserimento dei PII nell’ambito della programmazione dei Fondi strutturali comunitari e del Fondo aree sottoutilizzate (Fas).

In particolare, per il SISTEMA PRODUTTIVO NAZIONALE, si prevedono le seguenti misure:

FINANZIARIA: SALE CREDITO IMPOSTA IN RICERCA, OGNI

IMPRESA PUO’ PORTARE IN DEDUZIONE FINO A 50MLN

→ Innalzamento del credito di imposta per gli investimenti finalizzati alla ricerca e alla collaborazione con le Università. In particolare, i contratti stipulati dalle imprese con le università e i centri di ricerca potranno

beneficiare di un credito di imposta pari al 40% delle spese sostenute (contro il 15% dello scorso anno). Passano, infine da 15 a 50 mln di euro, le spese complessive in ricerca sia interna sia in collaborazione con le Università che le imprese possono portare in deduzione dalle imposte.

FINANZIARIA: RIDUZIONE PAGAMENTO ONERI SOCIALI

PER NUOVE IMPRESE HIGH TECH

→ sostegno alla nascita di nuove imprese nel settore delle alte tecnologie attraverso la riduzione del pagamento degli oneri sociali per tutti gli addetti alla ricerca delle start-up tecnologiche.

In particolare, per il MEZZOGIORNO si prevedono le seguenti misure:

FINANZIARIA: AL SUD FINANZIAMENTO DI 30 MILA STAGE PER LAUREATI FINALIZZATI ALLA LORO STABILIZZAZIONE IN AZIENDA PROROGA CREDITO IMPOSTA INVESTIMENTI AL 2013, AL VIA ZONE

FRANCHE URBANE

→ Proroga al 2013 del credito di imposta per gli investimenti produttivi (macchinari, etc..).

→ Finanziamento di 30mila stage per neolaureati finalizzati alla loro stabilizzazione in azienda.

→ Partono le zone franche urbane (grandi aree metropolitane alle quali sono destinate azioni di riqualificazione del tessuto sociale ed economico). Le risorse stanziate (50 mln per il 2008 e 50 mln per il 2009 ) vengono estese anche al centro-Nord su indicazione della Commissione europea.

Risparmiare energia, una scelta che consolidiamo nella Finanziaria 2008.

→ Per garantire sicurezza al sistema

→Per tutelare l’ambiente

→Per consentire ai cittadini di conseguire risparmi tangibili in bolletta e allo stesso tempo di pagare meno tasse

FINANZIARIA: SGRAVI DEL 55% PER INFISSI, PANNELLI SOLARI E COIBENTAZIONE PARETI PER TRIENNIO 2008-2010

→ sgravi del 55% fino ad un massimo di 60mila euro sulle spese sostenute per cambiare gli infissi e isolare le pareti, soffitti e pavimenti (allo scopo di ridurre le dispersioni termiche) e per installare pannelli solari

(allo scopo di riscaldare l’acqua).

→ Sgravi del 55% fino a un massimo di 100mila euro per interventi di riqualificazione che riguardano tutto l’edificio nel suo complesso.

FINANZIARIA: SGRAVI DEL 55% PER ROTTAMAZIONE CALDAIE PER TRIENNIO 2008-2010

→ Sgravi del 55% fino ad un massimo di 30mila euro per sostituire le vecchie caldaie con caldaie a condensazione;

Tutti questi benefici fiscali, a differenza dello scorso anno, sono validi per il triennio 2008-2009-2010.

FINANZIARIA: PROROGA AL 2010 DEDUZIONE FORFETTARIA IMPRESA BENZINAI

→ Proroga per il 2008 della deduzione forfettaria per i redditi d’impresa dei gestori di impianti di carburanti ed estensione della proroga anche negli anni 2009 e 2010, secondo modalità da determinarsi con decreto del Ministro dello Sviluppo economico.

In particolare, si ricorda che l’importo della deduzione è pari a:

a)1,1% dell’ammontare lordo dei ricavi fino a 2 miliardi delle vecchie lire (1,032 milioni di euro)

b)0,6% dell’ammontare lordo dei ricavi oltre 2 miliardi di vecchie lire (1,032 milioni di euro) e fino a 4 miliardi di vecchie lire (2,065 milioni di euro);

c)0,4% dell’ammontare lordo dei ricavi oltre i 4 miliardi delle vecchie lire (2,065 milioni di euro).

Questa deduzione forfetaria è in vigore dal 1998 (Finanziaria 1999) e quest’anno viene consolidata

con una proroga per il prossimo triennio sempre in considerazione del servizio pubblico svolto dai gestori che, pur non essendo classificati come sostituti d’imposta in senso tecnico, incassano giornalmente per conto dell’erario le accise sui prodotti petroliferi commercializzati per autotrazione.

FINANZIARIA: NASCE FONDO GESTIONE QUOTE EMISSIONE CO2

→ Viene istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze un Fondo per la gestione delle quote di emissione di gas ad effetto serra, alimentato con risorse definite annualmente dal Ministro dello Sviluppo economico.

Queste risorse serviranno al governo per acquistare crediti di CO2 sul mercato europeo e internazionale nel caso in cui la riserva prevista dal piano nazionale di assegnazione (riserva di quote di riduzione di CO2 che sono accantonate per essere destinate ai nuovi impianti come centrali elettriche o cementifici che entreranno in esercizio dopo il gennaio 2008) si riveli insufficiente. In tal caso, infatti, si assisterebbe ad una

discriminazione tra impianti vecchi e impianti nuovi in quanto questi ultimi dovrebbero acquistare le quote che agli impianti esistenti sono state assegnate gratuitamente, con conseguente alterazione della concorrenza.

FINANZIARIA: SEMPLIFICAZIONE PROCEDURE RIGASSIFICATORI: ORA TEMPI PIU’ CELERI

→ La norma di semplificazione sulle procedure di autorizzazione per i terminali di rigassificazione di GNL ha queste finalità:

→ chiarisce il procedimento autorizzativo, stabilendo che si bisogna sempre fare la VIA. L’art.8 della legge n.340 del 2000 fa infatti riferimento alla necessità di nulla osta da parte del Ministero dell’Ambiente nel caso di impianti ubicati all’interno di siti industriali. Un nullaosta che però, nei fatti, può essere concesso solo a seguito di VIA, dato che in base ad altre norme di legge, qualunque opera fissa in mare è soggetta a

VIA e che un terminale prevede quasi sempre la realizzazione di opere fisse in mare (come per esempio un pontile di attracco delle navi). Poiché la VIA per le opere in mare quasi sempre ha finito per assorbire anche le opere in terraferma nel sito industriale, rende più semplice la procedura esplicitare ex ante che occorre fare la VIA su tutto il complesso. Con questa modifica, si chiarisce anche che il procedimento previsto dall’articolo 8, comprendendo sempre la VIA, può essere applicato per tutti i terminali, anche ubicati fuori dei siti industriali;

→ chiarisce che nel caso (come quasi sempre accade) di terminali ubicati entro aree portuali, il procedimento di variazione del piano regolatore portuale svolto dall’Autorità portuale, che prevede la VIA, oltre che il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, può essere svolto in parallelo con la VIA sull’impianto, svolta sempre dal Ministero dell’Ambiente. In sostanza il Ministero dell’Ambiente potrà

concludere la VIA senza attendere il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, parere che potrà essere reso al Ministero dello Sviluppo economico in sede di conferenza dei servizi. La conferenza che raccoglie tutti i pareri delle diverse amministrazioni coinvolte. La determinazione conclusiva della conferenza dei servizi in tal caso, oltre a costituire variante urbanistica (come già stabilito dall’art.8),

costituirà anche variante al piano regolatore portuale. Per questo motivo il decreto che autorizza la costruzione viene esteso come concerto (oltre che al Ministero dell’Ambiente e all’intesa con la Regione (già prevista dall’articolo 8) anche al Ministero delle infrastrutture.

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