In base a quanto precisato nel corso di una interrogazione parlamentare gli studi di settore rappresentano delle presunzioni semplici e non legali (ai sensi dell’art. 2729 del Codice Civile). La norma richiede dunque anche la presenza di gravi incongruenze tra ricavi dichiarati e quelli risultanti da Gerico. Soltanto che l’Agenzia afferma che le gravi incongruenze si trovano già dentro i risultati degli stessi studi di settore e, in particolare, nella previsione che ne ha previsto una diversa applicazione in funzione del regime contabile del contribuente con apposite cause di esclusione quando sorgevano dubbi sull’applicazione di Gerico. Non è dello stesso avviso la giurisprudenza secondo cui le gravi incongruenze devono risultare di tipo personalizzato e devono essere provate dal fisco. La Finanziaria 2007 è poi intervenuta per dire che l’accertamento basato sugli studi è effettuabile per il solo fatto che il contribuente sia non congruo rispetto alle risultanze degli stessi.

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